Cosa fa
Tra i principali compiti del Comitato di valutazione vi è quello di individuare i criteri più adatti per il riconoscimento del merito dei docenti. A tal fine il Miur ha nominato un apposito Comitato tecnico scientifico che predispone linee guida che valgono a livello nazionale per valutare il merito degli insegnanti. Inoltre è compito del Comitato esprimere un parere circa il periodo di prova e formazione per tutto il personale docente ed educativo. In tali casi un docente viene insignito del ruolo di tutor. Infine, sempre previa relazione del Dirigente scolastico, il Comitato esercita competenze nel campo della Riabilitazione docente (di cui all’art. 501 della legge 107). Ogni Comitato deve impegnarsi a definire strategie e criteri nell’ambito delle tre aree professionali che riguardano i docenti:
- il contributo al miglioramento della singola istituzione scolastica;
- la garanzia di una qualità superiore dell’insegnamento;
- il successo scolastico e formativo degli studenti che fanno parte della comunità scolastica.
Presieduto dal dirigente scolastico, il Comitato di valutazione è formato da tre docenti della singola istituzione scolastica (due vengono scelti dal Collegio dei docenti ed uno dal Consiglio di istituto), due rappresentanti dei genitori (per scuola di infanzia e primo ciclo di istruzione) un rappresentante degli studenti ed uno dei genitori scelti dal Consiglio di Istituto (per il secondo ciclo di istruzione). A tali componenti si aggiunge un componente esterno che viene selezionato dall’Ufficio scolastico regionale tra dirigenti tecnici, scolastici e docenti. Poiché la legge n. 107 del 2015 non prescrive nulla al riguardo, il Miur è intervenuto a ribadire che ogni scuola può decidere in maniera autonoma i componenti del comitato, e la votazione si svolge con scrutinio segreto (e questo vale sia per i componenti scelti dal Collegio dei docenti, che dal Consiglio di Istituto).